ePoster Gallery 2/2022
Corpi in movimento
Con tutte le immagini che pervadono lo spazio urbano, è soprattutto il manifesto culturale a essersi finora distinto a livello compositivo e ad aver diffuso le innovazioni nel design grafico.
All’interno di questa categoria, il manifesto sulla danza assume un ruolo speciale: catturare con un’immagine la nostalgia, il ritmo del mondo o il movimento dei corpi è cosa vecchia. Nel dialogo serrato con le correnti artistiche moderne vengono realizzati anche dei manifesti in grado di far percepire il movimento e la danza a livello sensoriale.
Nel corso di una breve intervista Nico Lazúla, documentarista della collezione di manifesti del Museum für Gestaltung Zürich, ci spiega che cosa contraddistingue il manifesto culturale in generale e cosa emerge in maniera particolare nei manifesti sulla danza.
Qual è il principale tratto distintivo del manifesto culturale in generale?
Dall’inizio del nuovo millennio osserviamo una chiusura provvisoria del processo di emancipazione grafica: le figure contemporanee sperimentano con disinvoltura molteplici tecniche e approcci grafici, per i quali il manifesto culturale offre un terreno fertile. I luoghi culturali, vivaci e spesso di piccole dimensioni, f puntano su strategie creative in grado di convincere con una firma personale. Per l’elevata qualità creativa del manifesto culturale svizzero è determinante anche l’apertura mentale del pubblico appassionato ai temi di cultura, che si mostra disposto a un confronto creativo fin dal momento in cui viene pubblicizzato l’evento.
Guardando ai manifesti sulla danza nel corso dei decenni, che cosa salta agli occhi in modo particolare?
I manifesti sulla danza rinunciano in larga parte alle realizzazioni astratte sotto forma di ritmi grafici e tipografici, un aspetto che invece si ritrova spesso nei manifesti musicali o cinematografici. Nei mezzi pubblicitari per la danza non compaiono né linee di movimento né notazioni grafiche. I manifesti in questo settore mettono più che altro in primo piano il corpo e la sua vigorosità, lavorando spesso con la fotografia.
Ci sono altri aspetti?
Sì, l’immagine ritrae porzioni di corpi, coppie di corpi intrecciati, compagnie di ballo o danzatori singoli. Vengono immortalate scene di danza cariche di pathos, oppure in altri lavori viene esaltata la dinamica del movimento con la sfocatura, usando tempi di esposizione più lunghi. È come se i corpi, che occupano una posizione centrale nel manifesto, ci interpellassero direttamente. L’emozionalità della loro espressione, unita alla loro fragilità, parla direttamente a noi come spettatori.
Colpisce che le prospettive dei manifesti sulla danza siano insolite per gli spettatori. Perché?
Le prospettive insolite richiedono un confronto visivo consapevole per decodificare i messaggi figurativi a volte poetici e surreali. La caratteristica pregnante dei manifesti sulla danza selezionati è un linguaggio visivo complesso, che possa anche costituire una sfida interpretativa per il pubblico.
Les Ateliers du Nord
Foto: Mario del Curto
Flamenco
Data di affissione 2007
Scholl Design / Peter Scholl
Les chorégraphiques
Data di affissione 2017
Laurent Bonnet
Foto: G. Leao de Carvahlo
Le poids des éponges
Data di affissione 2003
Scholl Design / Peter Scholl
Foto: Paolo Porto
Tremplin Nomades – Scène du bout de la ville
Data di affissione 2004
Marc Flury
Foto: Franz Gloor
Bewegtes – 10. Oltner Tanztage
Data di affissione 2005
Laurent Bonnet
Foto: Jésus Moreno
L'enfant et les sortilèges
Data di affissione 2004
Andreas Gefe
Bill's Ballhaus in Bilbao
Data di affissione 2000
Anonym
Foto: Ismael Lorenzo
Theater Basel – Crescendi
Data di affissione 2009
Marcel Göhring
La Tina and the Amber Ensemble – Del Mar
Data di affissione 2007
Scholl Design / Peter Scholl
Bass suite – Compagnie nomades
Data di affissione 1997
Valérie Giroud
Foto: Christian Coigny
Linga Trepak
Data di affissione 1999
Raffinerie AG für Gestaltung
Foto: Chris Van der Burght
Pitié! Alain Platel
Data di affissione 2009
Hugo Laubi
Moderne Tänze – Traber Amiet Tanzschule
Data di affissione 1922
Scholl Design / Peter Scholl
Les chorégraphiques #5
Data di affissione 2020
Ernst Keller
Zürcher Presseball
Data di affissione 1932
Valérie Giroud
Foto: Christian Coigny
Noeuds – Linga Katarzyna Gdaniec
Data di affissione 1995
Müller + Hess / Wendelin Hess, Beat Müller,
Nicole Zachmann
Foto: Koma-Fotografie
Fieberklee – Tanztheater
Data di affissione 1998
Scholl Design / Peter Scholl
Zeit Zone – Oriental Vevey
Data di affissione 2016
Sennhauser Creative Consulting
Die Welt tanzt an – Steps Tanzfestival
Data di affissione 2012
Rahel Arnold
Bachelor Contemporary Dance ZHdK
Data di affissione 2016
Studio Roth & Maerchy / Monica Märchy, Martin Roth
Zürich tanzt
Data di affissione 2013
Formal
Foto: Armin Linke
The Forsythe Company
Data di affissione 2006
Anneka Beatty
Dampfzentrale Bern
Data di affissione 2008
La Fonderie / Jean Marc Humm
Foto: Dorothée Thébert
Atelier Danse Manon Hotte
Data di affissione 2013
Armin Hofmann
Giselle – Basler Freilichtspiele
Data di affissione 1959
Laurent Bonnet
Journées de danse contemporaine suisse
Data di affissione 1996
Anonym
Foto: Jésus Moreno
Vertical danse – Monteverdi Amours baroques
Data di affissione 1990
Roland Aeschlimann
Spectacle de danse
Data di affissione 1976
Flavia Cocchi
Foto: Flavia Cocchi
Festival international de danse de Lausanne
Data di affissione 2005
Alain Wannaz
Foto: Anne Rosset
Rencontres & Ouvertures
Data di affissione 1994
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